Saper vedere

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Perché un quadro è bello
Molti osservando un quadro non riescono a capire il motivo per il quale debba essere definito bello. La maggior parte delle persone è convinta che bello equivalga ad uguale, a verosimile, cioè crede che un quadro più rappresenti in maniera Fedele ciò che descrive più sia bello.
 Il famoso quadro di Monet IL TRENO DELLA NEVE per esempio non è bello perché riproduce in maniera Fedele la scena che stiamo guardando. Il quadro non si guarda come si guardano le cose reali. L’arte si percepisce con un’emozione interiore di partecipazione.
 
Ciò che rende affascinante questo lavoro è una dinamica insolita, Noi siamo portati con lo sguardo ad andare avanti tra la staccionata ed il filare degli alberi, siamo portati dalla prospettiva ad osservare l’orizzonte lontano in un percorso in avanti In realtà poi c’è il treno che sta venendo nella direzione opposta.
Quello che crea tensione quindi è questa doppia dinamica di qualcosa che siamo portati a vedere e qualcos’altro che siamo indotti a “sentire”. Il trucco di Monet in questo caso è quello di farci sentire al lato della scena come se stessimo camminando al di qua della staccionata in questo caso osserviamo con gli occhi ma percepiamo con l’intelligenza. Questo crea una tensione profonda: stiamo ammirando qualcosa che è finzione, cioè un dipinto ma stiamo anche ragionando sul movimento, che è qualcosa di reale.
Questo produce una sospensione del tempo ed una dilatazione dello spazio, sentiamo il rumore del treno, percepiamo il freddo di questa giornata invernale, possiamo anche cogliere le riflessioni ed il silenzio dei personaggi in lontananza e nonostante questo sappiamo che tutto questo è su un pezzo di tela con dei colori mischiati fra loro. Ecco questo è uno degli elementi che rende questo lavoro “bello”.