I miei Libri

I miei Libri

Da sempre scriviamo per comunicare, per ricordare, perchè abbiamo bisogno di far conoscere a qualcuno i nostri pensieri e le nostre idee. Scriviamo per rendere reale e oggettivo un nostro pensiero e dare forma alle sensazione e ai sentimenti che proviamo. Scrivere consente all’energia interiore, generata dai pensieri, di dirigersi verso l’esterno e liberarci da un peso che altrimenti sarebbe insopportabile. Ma scriviamo anche per una profonda necessità di condivisione, perchè a volte la meraviglia è così grande che si fa fatica a contenerla e così invitiamo gli altri a viverla con noi.

Essere Creativi

La creatività è uno stato mentale.  Come ogni stato mentale può essere appresa.

Essere creativi è un dono naturale concesso a tutti ma si genera proprio da quegli elementi dai quali la scuola è terrorizzata: Apertura mentale, Pensiero Laterale, Emozioni e Desiderio.

Possiamo imparare di nuovo ad essere creativi sperimentando la libertà di considerare degni inostri pensieri e le nostre emozioni.

L’incapacità di disegnare per esempio è una incapacità appresa.

Ogni volta che mettiamo qualcuno nella condizione di esprimersi serenamente, ognuno diventa l’espressione migliore di se stesso.

Un Paese Sbagliato

Per un talento che emerge, in Italia altri mille restano al di sotto della visibilità. Esclusi dalla scuola, dalle ricompense sociali e considerati di una classe inferiore, sono coloro che poi nei momenti di necessità forniscono al paese la forza per farcela.

È tutto quell’esercito di italiani nascosti che hanno soffocato ed avvilito il loro talento perché la scuola e le istituzioni non sono preparate ad individuare, né desiderose di seguire.

Sono i ragazzi che vanno male a scuola perché la scuola pretende linguaggio, calcolo, formalismo, pensiero verticale, logica matematica e memoria nozionistica.

Il mare dentro

L’eterno scontro tra sacro e profano, tra realtà e infinito, tra speranza e disillusione, tra aspirazione e impotenza, tra materia e divinità si propongono puntuali nell’inquieta anima di questo giovane poeta.

E proprio perché giovane, oltre alla sensibilità percettiva dell’artista convivono le forti contraddizioni generazionali di questo tempo.

È lo spirito che si ribella, che scopre una sua religiosità, è la sua naturale tensione verso un immaginario.

Fuori dal tempo reale, che forse è Dio; è la follia esistenziale del poeta che tende a sovrastare il vissuto nella ricerca affannosa, quasi disperata di una quotidianità nell’eterno. Dalla prefazione di S. Terribili

Storia della stampa. Da Magonza a Subiaco

“La storia che leggerai è una storia lunga migliaia di anni, alla quale hanno partecipato e contribuito tutti i popoli, gli egiziani, i sumeri, i cinesi, i babilonesi per arrivare nel cuore dell’Europa e da li, grazie a due chierici tedeschi, fino a Subiaco, nel Monastero di S. Scolastica, dove nasce alla fine del XV secolo, la prima tipografia italiana. È un cammino che ha attraversato tutte le terre conosciute da oriente ad occidente, è la storia che gli uomini hanno vissuto perché tu oggi bambino mio, possa aprire un libro, sfogliarlo e leggerlo ed essere trasportato in altri luoghi ed in altri tempi, a vivere le storie dei grandi uomini, i loro sogni, le battaglie, le scoperte scientifiche e vivere le emozioni che quegli uomini hanno vissuto. Ti racconteremo di come è stata inventata la Stampa e di come questo abbia permesso anche a te, oggi, di imparare, conoscere e vivere tutte le cose che il genere umano ha creato. Semplicemente sfogliando le pagine di un libro”. Età di lettura: da 9 anni.

La vita di San Benedetto

Benedetto da norcia sceglie subiaco per la sua esperienza di eremitaggio. chiuso in una grotta dei monti simbruini per 3 anni interi il santo Scrive la regola ora ed labora che sarà il fondamento etico e spirituale di tutta la costruzione dell’europa.

A subiaco fonda dodici monasteri ed è in uno di essi, quello di santa scolastica nel quale due chierici tedeschi allievi di Gutenberg impiantano la prima tipografia italiana.La nascita della stampa Induce ad una necessità importante di carta ed è per questo che sisto quinto nel 1587 fa costruire la Gloriosa cartiera di subiaco.

La Dessità

La maggior parte dei buoni propositi finisce nel cestino. Siamo tutti convinti che sia la mancanza di Volontà a determinare i nostri insuccessi.

Quello che crediamo sia la Volontà, è solo il nome che diamo all’energia dei nostri desideri, a ciò di cui abbiamo necessità e alla nostra convinzione che qualcosa sia realizzabile e perseguibile.

Questi tre elementi, Desiderio, necessità e Fiducia, quando convergono e coincidono nel formulare un obiettivo, costituiscono la Dessità.